No site da Regione Piemonte mostra também números das imigração no período 1901-1913.
"Secondo periodo: dal 1901 al 1913
“Negli anni dal 1901 al 1914, l'emigrazione piemontese dimostra un andamento irregolare, con una tendenza all'aumento. I valori più bassi si incontrano all'inizio del periodo, quando questi stanno poco al di sopra delle 40.000 unità. Due sono i momenti di particolare rilievo: il 1906 con 72.190 emigranti ed il 1913 con 78.663.
Francia 230.291
Svizzera 155.456
Germania 26.682
Austria 6.178
Altri Paesi 24.595
Totale 443.202
Stati Uniti 122.278
Argentina 151.030
Brasile 17.128
Altri Paesi 18.893
Totale 309.329
Nel complesso 752.531 ”
Um blog para difundir e aprofundar temas da presença italiana no Brasil, bem como valorizar o Made in Italy. Um espaço para troca de informações e conhecimento, compartilhando raízes comuns da italianidade que carregamos no sangue e na alma. A italianidade engloba a questão das nossas raízes italianas e também reserva um olhar para a linha do tempo, nela buscando e resgatando uma galeria de personagens famosos ou anônimos que, de alguma forma, inseriram seus nomes na História do Brasil.
terça-feira, 18 de maio de 2010
História (195 ): Imigrantes piemonteses em números (1)
Sem fazer referência particular ao Brasil, o site da Regione Piemonte, contabiliza o número de piemonteses que país no período 1876-1900.
“In questi anni l'emigrazione piemontese è soggetta a movimenti oscillatori e si manifesta con maggiore intensità nei periodi 1881-1882, 1888-1890, 1892-1894. Nei riguardi dei paesi di destinazione, la Francia occupa il primo posto, da sola supera nel periodo il 55% realizzando una media di circa 15.800 unità; è ragguardevole anche il 23% della parte relativa all'Argentina.
Gli emigranti hanno avuto sempre come direzione principale le regioni del Plata, spingendosi però anche verso Cordoba, Salta e Mendoza. I piemontesi emigranti nelle province argentine si sono dedicati a tutte le professioni: prevalgono gli agricoltori, seguono per importanza numerica i braccianti, gli artigiani e, in più piccola parte, alcuni professionisti, insegnanti, marinai, pescatori, artisti e commercianti. I piemontesi emigranti nelle province argentine si sono dedicati a tutte le professioni: prevalgono gli agricoltori, seguono per importanza numerica i braccianti, gli artigiani e, in più piccola parte, alcuni professionisti, insegnanti, marinai, pescatori, artisti e commercianti”.
Emigrazione piemontese periodo 1876-1900
Francia 393.454
Svizzera 65.703
Germania 7.861
Austria 1.618
Altri Paesi 16.801
Totale 482.437
Stati Uniti 18.785
Argentina 165.128
Brasile 22.253
Altri Paesi 20.473
Totale 226.639
Nel complesso 709.076
“In questi anni l'emigrazione piemontese è soggetta a movimenti oscillatori e si manifesta con maggiore intensità nei periodi 1881-1882, 1888-1890, 1892-1894. Nei riguardi dei paesi di destinazione, la Francia occupa il primo posto, da sola supera nel periodo il 55% realizzando una media di circa 15.800 unità; è ragguardevole anche il 23% della parte relativa all'Argentina.
Gli emigranti hanno avuto sempre come direzione principale le regioni del Plata, spingendosi però anche verso Cordoba, Salta e Mendoza. I piemontesi emigranti nelle province argentine si sono dedicati a tutte le professioni: prevalgono gli agricoltori, seguono per importanza numerica i braccianti, gli artigiani e, in più piccola parte, alcuni professionisti, insegnanti, marinai, pescatori, artisti e commercianti. I piemontesi emigranti nelle province argentine si sono dedicati a tutte le professioni: prevalgono gli agricoltori, seguono per importanza numerica i braccianti, gli artigiani e, in più piccola parte, alcuni professionisti, insegnanti, marinai, pescatori, artisti e commercianti”.
Emigrazione piemontese periodo 1876-1900
Francia 393.454
Svizzera 65.703
Germania 7.861
Austria 1.618
Altri Paesi 16.801
Totale 482.437
Stati Uniti 18.785
Argentina 165.128
Brasile 22.253
Altri Paesi 20.473
Totale 226.639
Nel complesso 709.076
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