Ao inserir em seu site canções que acompanharam os imigrantes italianos na epopeia do grande êxodo, a Fondazione Paolo Cresci per la storia
dell’emigrazione italiana assim aborda a questão, deixando, ainda à disposição do internauta um série de links recuperando antigas músicas.
“I canti di emigrazione sono, in origine, canti di lavoro e di amore. Nascono nella prima metà dell’Ottocento legati alle migrazioni periodiche di boscaioli, carbonai, minatori e girovaghi in genere.
’Tutti mi dicon Maremma’ è tra i più antichi e si riferisce appunto agli spostamenti stagionali interni al paese: chi canta lamenta i disagi del lavoro faticoso e malpagato e impreca perché ha perduto la donna amata. A partire dalla ‘grande emigrazione’, essi mitigano il dolore della partenza, rassicurano contro gli incerti del viaggio e alimentano la speranza di ‘fare l’America’ “.
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