Outro “Museo dell´Emigrazione” é “ La Nave della Sila” organizado” pela Fondazione Napoli Novantanove. No link ‘il viaggio” as condições a bordo são assim descritas:
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..Ammonticchiati là come giumenti
sulla gelida prua mossa dai venti,
migrano a terre inospite e lontane;
laceri e macilenti,
varcano i mari per cercar del pane...
(Edmondo De Amicis, Gli emigranti.)
La differenza tra le classi era enorme. Gli emigranti erano solo 'tonnellate umane'. Ci volle una legge per costringere le navi ad aver sale da pranzo per loro. Fino ad allora, raccontano ne
Il pane duro Oreste Grossie Gianfranco Rosoli, 'la distribuzione del cibo era fatta in maniera umiliant, senza l'osservanza delle elemntari norme igieniche'.
Scrive il colonnello medico Teodorico Rosati: 'Accovacciati sulla coperta, presso le scale, col piatte fra le gambe e il pezzo di pane fra i piedi, i nostri emigranti mangiano come i poverelli alle porte dei conventi.
E' un avvilimento del lato morale e un pericolo da quello igienico, perchè ognuno può immaginarsi che cosa sia una coperta di piroscafo sballottato dal mare, sulla quale si rovescianole immondizie volontarie e involontarie di quelle popolazini viaggianti'.
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