terça-feira, 11 de maio de 2010

História (188) - "Far l'America (105)": Dificuldades a bordo

Outro “Museo dell´Emigrazione” é “ La Nave della Sila” organizado” pela Fondazione Napoli Novantanove. No link ‘il viaggio” as condições a bordo são assim descritas:

": ..Ammonticchiati là come giumenti sulla gelida prua mossa dai venti, migrano a terre inospite e lontane; laceri e macilenti, varcano i mari per cercar del pane... (Edmondo De Amicis, Gli emigranti.) La differenza tra le classi era enorme. Gli emigranti erano solo 'tonnellate umane'. Ci volle una legge per costringere le navi ad aver sale da pranzo per loro. Fino ad allora, raccontano ne Il pane duro Oreste Grossie Gianfranco Rosoli, 'la distribuzione del cibo era fatta in maniera umiliant, senza l'osservanza delle elemntari norme igieniche'. Scrive il colonnello medico Teodorico Rosati: 'Accovacciati sulla coperta, presso le scale, col piatte fra le gambe e il pezzo di pane fra i piedi, i nostri emigranti mangiano come i poverelli alle porte dei conventi. E' un avvilimento del lato morale e un pericolo da quello igienico, perchè ognuno può immaginarsi che cosa sia una coperta di piroscafo sballottato dal mare, sulla quale si rovescianole immondizie volontarie e involontarie di quelle popolazini viaggianti'.

História (187) - "Far l'America (104)": Refeições a bordo

Navegar pela web em busca de site que falem sobre imigração italiana é entrar em contato com uma série de museus italianos que tratam do tema “emigrazione”.

Um deles é o Museo dell'Emigrazione - Piemontesi nel Mondo. No menu de navegação o link il viaggio descreve, em poucas palavras, como se alimentavam os pioneiros que carregavam na lama os sonho de ‘Fazer a América’ .



“Si raggiungeva la terra della speranza viaggiando in terza classe, spesso in condizioni disumane, in molti casi superando la capienza effettiva della nave e senza essere registrati. Questo era il viaggio in nave per gli emigranti che cercavano fortuna nelle Americhe e nella lontana Australia.Per i pasti ci si metteva in fila, ognuno con la propria gavetta, prendendo ciò che veniva distribuito da grosse marmitte di oltre 100 litri. Brodi, minestroni, pasta asciutta e pane componevano il menu che accompagnava i giorni di viaggio, per ammazzare il tempo non mancavano i giochi e le competizioni fra emigranti, durante la navigazione si intrecciavano le prime amicizie”.