sexta-feira, 21 de maio de 2010

História ( 202) - "Far l'America (113)": A imigrante Maria Teresa Carini (2)

O  breve relato da  vida Maria Teresa Carini no Brasil, no final do século XIX e início do século XX é apresentado nas páginas do site Storicamente  .



"Il febbrile attivismo si concentrò in realtà negli anni trascorsi a San Paolo, dove fu assidua alle riunioni operaie, alle sessioni di cultura popolare e alle azioni di protesta, tanto che alcuni le attribuiscono la maternità (insieme a Tecla Fabbri e Maria Lopes) del più celebre manifesto alle donne operaie, intitolato As Jovens costureiras de São Paulo e uscito il 28 luglio 1906 sul periodico libertario «a Terra livre», ma anche a conferenze, corsi e concerti della borghesia paulista. Fu in questi ambienti che conobbe e frequentò Adelino Tavares de Pinho, Edgard Leuenroth, Antonio Piccarolo, Badalassi, Enrico Ferri e lo storico Guglielmo Ferrero, marito di Gina Lombroso che al suo seguito tenne numerose conferenze sul tema del “femminismo” in diversi circoli socialisti di San Paolo.

Dopo la separazione partì per Poços de Caldas (città del Minas Gerais), dove condusse un’esistenza modesta, vivendo dei pochi compensi ricevuti in cambio di lezioni di lavoro a maglia, italiano e francese, e conducendo una riservatissima militanza, fatta di intensi contatti epistolari con i compagni di San Paolo e dell’incessante lettura delle opere di Proudhon, Réclus, Kropotkine, Ada Negri e soprattutto Leopardi (il suo autore preferito), ai margini dei grandi eventi e circondata solo dai suoi amati gatti.

Sparirono dunque con la separazione dal marito le condizioni stesse che parevano averla causata, indice che in realtà i contrasti riguardavano più l’incompatibilità tra due veri e propri approcci al mondo oltre un grave squilibrio in termini di rispetto reciproco a sfavore di lei, piuttosto che dissapori nella concretezza della gestione quotidiana della vita a due, e di pari passo emerse il vero progetto di vita della donna più diretto alla serenità interiore che alla ricchezza materiale, sino ad allora impedito da decisioni che altri prendevano al suo posto.

Arrivata in Brasile in seguito al lavoro del marito, e aggrappata ad un matrimonio imposto, questa donna ha dunque trasformato un accidente (la migrazione) in un’occasione rivoluzionaria per la sua esistenza, che le ha permesso di trovare vocazione politica e dimensione esistenziale, come probabilmente non le sarebbe stato possibile in Italia, dove invece era politicamente isolata all’interno di una famiglia conservatrice che decideva per lei".

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