sexta-feira, 15 de janeiro de 2010

História 23 - Italianos na Revolução Farroupilha: Especial Garibaldi (2)




O célebre romancista francês, Alexandre Dumas conheceu Garibaldi durante as lutas do Risorgimento, o movimento de unificação da Itália. Ao escritor, Garibaldi confia anotações autobiográficas que em 1860 seriam lançadas por Dumas. Esse texto ao lado das Memórias Autobiográficas são os principais documentos sobre a vida de do revolucionário italiano. Somando-se a eles existe uma Biografia de Garibaldi, publicada em 1850 pelo companheiro de lutas, Giovanni Battista Cuneo. Nas Memórias publicadas por Dumas, o primeiro envolvimento de Garibaldi com os farrapos é assim descrito na primeira tradução para o italiano, sob o títuloVita e Memorie di Giuseppe Garibaldi - scritte da lui medesimo e pubblicate da Alessandro Dumas, obra datada de 1860.

"Entrato nel porto di Rio-Janeiro la mia buona fortuna mi fece incontrare la cosa la più rara ch'esista in questo mondo, cioè un amico. Questo però non avevo bisogno di cercarlo, fuvvi bisogno di studiarci per conoscerci, c'incrociammo,ricambiammouno sguardo e tutto fu detto, dopo un sorriso, una stretta di mano, io e Rossetti òrarno fratelli per tutta  la vita. Avrò in appresso occasione di dire ciò che fosse quest'anima eletta, ed io nonostante che suo fratello, suo amico e per lungo tempo da lui inseparabile, morrò forse senza avere la consolazione di porre una croce su quel punto sconosciuto della terra americana, ove riposano le ossa di questo intrepido e generoso uomo".


"Dopò aver trascorso alcuni mesi nell'ozio tanto Rossetti che io, — chiamo ozio il fare un commercio per il quale non eramo nati né uno né l'altro, — l'azzardo fece che giunsemo a porci in relazione con Zambeccari, segretario di Bento Gonzáles (isto é, Bento Gonçalves), presidente della repubblica di Rio-Grande, in guerra col Brasile. Tutti e. due erano prigionieri»di guerra a Santa-Cruz, fortezza che s'innalza sulla diritta all'entrata del porto e da dove vengono chiamati i bastimenti. Zambeccari, che per dirlo di volo, era figlio del celebre aereonaula che si perdette in un viaggio in Siria e di cui più mai s'intese parlare, mi fece fare la conoscenza del presidente, il quale mi forniva di lettere di marchio per correre contro il Brasile. Dopo qualche tempo, Bento Gonzáles e Zambeccari fuggirono a nuoto e giunsero a Rio-Grande".

CORSARO 

"Armammo da guerra il Mazzini, piccolo bastimento di una trentina di tonnellate sul quale si fece il caboltaggio; e ci lanciammo in mare con sedici compagni di avventura. Eramo dunque alfine liberi, si navigava almeno sotto una bandiera repubblicana, dunque eravamo corsari! Con sedici uomini di equipaggio ed una barca, noi dichiariamo la guerra ad un impero".

"Sortendo dal porto, andai diritto sulle isole Marica, situate a cinque o sei miglia dell'imboccatura della rada, «appoggiando sulla nostra sinistra, le armi e le munizioni erano nascoste sotto della carne salvatica affumrnicata, con là manioca, unico nutrimento dei negri. Io pròcedetti verso la più grande di quelle isole,, l(a quale ritiene una spiaggia, gettai l'ancora, saltai a terra e raggiunsi il punto più elevato dell'isola. Apersi le braccia con un sentimento di beli' essere e di lìerezza, e gettando un grido simile a quello che manda l'aquila dalla sua immensa altezza — l'Oceano era mio e ne prendevo posscsso dal mio impero".

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